Il reato di associazione per delinquere può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa formalmente definita, essendo sufficiente la consapevole partecipazione degli indagati all'attività illecita svolta dall'impresa, desumibile da un complesso di elementi indiziari, tra cui primeggia la circostanza della dissezione e smembramento di autovetture nuove e di gran pregio, che rende palese la vera natura dell'attività aziendale anche ai più sprovveduti. La consapevolezza degli indagati circa l'illiceità dell'attività non deve necessariamente fondarsi sulla prova di condotte svolte nottetempo, essendo sufficiente la valutazione complessiva degli elementi probatori acquisiti, che possono anche prescindere da tale circostanza. L'applicazione di misure cautelari per il reato associativo non è preclusa dal fatto che gli indagati siano stati precedentemente sottoposti a misure per altri reati connessi, atteso che le esigenze cautelari vanno valutate autonomamente per ciascuna imputazione. Inoltre, la cessazione del rapporto di lavoro con l'impresa e il sequestro della stessa non escludono di per sé la sussistenza delle esigenze cautelari, dovendo il giudice valutare concretamente la permanenza del pericolo di reiterazione dei reati.