Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40065 del 27 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40065PEN

Massima

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Il porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, fuori dalla propria abitazione o delle sue pertinenze, integra la contravvenzione di cui all'art. 4, comma 2, della Legge n. 110 del 1975, a prescindere dall'elemento intenzionale o dall'uso effettivo per commettere reati. Ai fini della punibilità, è sufficiente l'accertamento oggettivo del porto dell'oggetto, senza necessità di provare il dolo specifico di utilizzarlo per offendere. La mancanza di tale elemento soggettivo non esclude la configurabilità della contravvenzione, essendo questa incentrata sulla condotta materiale del porto ingiustificato. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto meramente riproduttivo dei motivi di appello senza alcun riferimento alla motivazione della sentenza impugnata, preclude l'accesso al rapporto di impugnazione e impedisce la declaratoria di prescrizione maturata dopo la pronuncia della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1547/2008 CORTE APPELLO di MESSINA, del 13/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 13 gennai…

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