Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29492 del 16 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29492PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche a titolo di mera partecipazione, comporta l'attribuzione del fine di lucro e la conseguente confisca obbligatoria del mezzo utilizzato per la realizzazione del reato, a prescindere dalla prova di un diretto compenso percepito dal concorrente, essendo sufficiente la dimostrazione del suo contributo all'attuazione del disegno criminoso, anche se a titolo di mera attesa e custodia degli effetti personali dei clandestini. Il giudice di merito, nel ricostruire dettagliatamente le modalità del viaggio e dell'ingresso illegale degli stranieri in Italia, può legittimamente ritenere provata la responsabilità del concorrente sulla base delle dichiarazioni dei clandestini stessi, senza che assuma rilievo la mera allegazione di un legame di parentela con alcuni di essi, ove tale circostanza non risulti effettivamente dimostrata. Il ricorso per cassazione, incentrato su meri assunti di fatto già congruamente disattesi nelle precedenti fasi di merito, è inammissibile per manifesta infondatezza, non prospettando alcuno dei vizi che, ai sensi dell'art. 606 c.p.p., comma 1, consentono di adire il giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) JU. RE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/09/2007 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIRONI EMILIO GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE SANDRO che ha concluso per rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Re. Ju. ricorre avverso la sentenza in…

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