Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 898 del 2024

ECLI:IT:TARTOS:2024:898SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari la cessazione della propria posizione soggettiva di interesse alla decisione della controversia, senza che la controparte amministrativa contesti tale sopravvenuta carenza di interesse. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti, e ordinando l'esecuzione della sentenza da parte dell'autorità amministrativa. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su controversie prive di un concreto interesse delle parti, in ossequio ai canoni di economia processuale e di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2024

N. 00898/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00062/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 62 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Prato, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

delibera del Consiglio Comunale 26.9.2019, n. 71 recante “Piano Operativo – Conclusione del procedimento pianificatorio a seguito degli esiti della Conferenza Paesaggistica ai sensi dell'art. 2…

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