Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2619 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:2619SENT

Massima

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Il diniego definitivo di condono edilizio, consolidatosi a seguito della perenzione del relativo ricorso giurisdizionale, comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di ordinare la demolizione dell'opera abusiva, in quanto atto dovuto e vincolato, senza che sia necessaria un'ulteriore motivazione oltre alla mera verifica dei presupposti di legge. L'interesse pubblico al ripristino dell'assetto urbanistico-edilizio violato prevale su qualsiasi posizione di affidamento legittimo ed incolpevole del privato, non essendo rilevanti eventuali vincoli di natura paesaggistica o sismica gravanti sull'area, ove sussista l'abuso edilizio in sé. L'amministrazione è pertanto esonerata dall'obbligo di predisporre un impianto motivazionale che vada oltre la descrizione delle opere da demolire, l'indicazione della normativa violata e il richiamo al pregresso diniego di condono, essendo tali elementi sufficienti a giustificare l'esercizio del potere sanzionatorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/03/2022

N. 02619/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03884/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3884 del 2010, proposto dalla sig.ra ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via Nizza, 59;

contro

Comune di Ariccia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)), con studio in Roma, via dei Banchi Vecchi, 58;

per l'annullamento:

- dell'ordinanza di demolizione n. 40/2010 dell'11.3.2010 adottata dal Comune di Ariccia;

- qualunque altro provvedimento presupposto, connesso e/o conseguente;

Visti il ricorso e i relativi alleg…

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