Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 465 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:465SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio del proprio potere tecnico-discrezionale di regolamentazione della circolazione stradale e della sosta, può disporre il divieto di sosta in corrispondenza di un passo carrabile al fine di tutelare le esigenze di viabilità e di accesso dei titolari del passo, senza che ciò comporti uno sviamento di potere a vantaggio di interessi privati, purché tale provvedimento risulti proporzionato e non determini un'ingiustificata disparità di trattamento rispetto a situazioni analoghe. Pertanto, il Comune è tenuto a valutare con adeguata istruttoria eventuali soluzioni alternative che, pur soddisfacendo le esigenze dei titolari del passo carrabile, risultino meno gravose per gli altri residenti interessati, come ad esempio consentire la sosta parziale sul marciapiede adiacente la carreggiata. Inoltre, il Comune deve garantire il contraddittorio procedimentale a tutti i soggetti titolari di un interesse differenziato rispetto alla collettività indifferenziata, come il residente nell'area interessata dal divieto di sosta, la cui posizione risulti direttamente incisa dal provvedimento. La mancata comunicazione di avvio del procedimento a tali soggetti, pur integrando un vizio formale, non determina l'annullamento dell'atto se l'amministrazione dimostra che tale omissione non ha influito sul contenuto del provvedimento.

Sentenza completa

N. 00329/2015
REG.RIC.

N. 00465/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00329/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 329 del 2015, proposto da:
Cinelli Piero, rappresentato e difeso dall'avv. Federico Rosellini, con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. Toscana in Firenze, Via Ricasoli 40;

contro

Comune di Uzzano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Andrea Ghelli, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Firenze, Via XX Settembre 60;

nei confronti di

Massimo Pratelli, Nadia Nardini, rappresentati e difesi dagli avv.ti Massimo Morettoni e Simone Nocentini, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Firenze, Via dei Rondinelli…

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