Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54689 del 5 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54689PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna, afferma che: 1. Il vizio di travisamento della prova, prospettato per omessa valutazione di una prova indicata come decisiva, è deducibile con il ricorso per cassazione solo se il dato probatorio asseritamente travisato è stato introdotto per la prima volta nella motivazione del provvedimento di secondo grado. Inoltre, il vizio di travisamento è ravvisabile solo se l'errore accertato sia idoneo a disarticolare l'intero ragionamento probatorio, rendendo illogica la motivazione. Pertanto, non possono avere rilevanza le censure volte ad offrire una lettura alternativa delle medesime risultanze probatorie, già adeguatamente valutate nel provvedimento impugnato. 2. In relazione all'aggravante del nesso teleologico, la critica è inammissibile in quanto generica e priva dei requisiti di specificità, non essendo stata indicata la precisa motivazione su cui si fonda. 3. Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche rispetto alla recidiva reiterata, di cui all'art. 99, comma 4, c.p., si giustifica in quanto valorizza la componente soggettiva del reato, qualificata dalla plurima ricaduta del reo in condotte trasgressive di precetti penali. 4. Deve essere pronunciato l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata in relazione al reato di danneggiamento, in quanto la condotta non è più prevista dalla legge come reato. Inoltre, deve essere rilevata d'ufficio l'illegalità della pena per il reato di minaccia, in quanto irrogata in misura superiore al limite edittale, con conseguente rideterminazione della pena pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/10/2015 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio relativamente per il capo B) con rideterminazione della pena e inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza…

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