Consiglio di Stato sentenza n. 7875 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7875SENT

Massima

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Il diniego di un permesso di costruire in sanatoria è legittimo quando l'opera edilizia è stata realizzata in assenza di titolo abilitativo e risulta già oggetto di accertamento di inottemperanza ad ingiunzione di demolizione da parte dell'autorità amministrativa e di ordine di rimozione da parte dell'autorità giudiziaria penale. In tali casi, la richiesta di sanatoria, presentata tardivamente rispetto ai termini previsti, risulta irrimediabilmente preclusa, non potendo l'amministrazione procedere diversamente da quanto già definitivamente accertato e sanzionato. Ciò in quanto il provvedimento di diniego si configura come atto dovuto e necessitato, meramente ricognitivo della pregressa situazione di abusività e delle relative misure ripristinatorie già adottate, senza che possa rilevare una nuova verifica di conformità edilizia effettuata successivamente dall'interessato. Pertanto, in presenza di tali presupposti, l'amministrazione non è tenuta a esperire ulteriori adempimenti partecipativi, essendo l'esito del procedimento sanzionatorio già definitivamente cristallizzato. Il principio di diritto che emerge è che l'amministrazione può legittimamente negare il permesso di costruire in sanatoria quando l'opera edilizia risulta abusiva e già oggetto di definitivi provvedimenti sanzionatori, sia amministrativi che penali, senza dover esperire ulteriori adempimenti procedimentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/12/2020

N. 07875/2020REG.PROV.COLL.

N. 06342/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6342 del 2011, proposto dalla signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Romano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Angelo Caliendo in Roma, viale Liegi, n. 41, presso “Eurispes”,

contro

il Comune di San Cipriano d’Aversa, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Luigi Maria D’Angiolella, con domicilio eletto presso lo studio Luponio in Roma, via Michele Mercati, n. 51;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Sesta) n.-OMISSIS-, resa tra le parti, concernente il diniego …

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