Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28440 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28440PEN

Massima

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Il giudizio sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non richiede il medesimo grado di precisione e concordanza degli indizi necessario per il giudizio di merito, essendo sufficiente l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati contestati. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione su tale valutazione è circoscritto alla verifica della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti. Inoltre, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto dalla pluralità e gravità delle condotte ascritte all'indagato, dal suo inserimento nel contesto del traffico di stupefacenti, nonché dalla sua precedente condanna per reati della stessa specie, senza che sia necessario un riscontro temporale ravvicinato tra i fatti contestati e l'emissione del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26-10-2020 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni rassegnate Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8 dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 26 ot…

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