Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Agip Petroli (oggi Eni S.p.A.) contro il Comune di Sanremo per l'annullamento dei provvedimenti di rigetto dei programmi di adeguamento degli impianti di distribuzione carburanti e del diniego della deroga alle distanze minime degli impianti dagli incroci, ha affermato il seguente principio di diritto: L'interesse generale alla circolazione stradale e alla sicurezza ed incolumità pubblica prevale sull'interesse economico del gestore di un impianto di distribuzione carburanti preesistente, anche in presenza di una possibilità di deroga alle distanze minime degli accessi carrai dagli incroci prevista dalla normativa. Il Comune, nell'esercizio del suo potere discrezionale, può legittimamente disporre la chiusura di un impianto di distribuzione carburanti la cui ubicazione, per la vicinanza a un incrocio stradale e l'occupazione della carreggiata durante le operazioni di rifornimento, risulti incompatibile con le esigenze di sicurezza della circolazione e con le previsioni di pianificazione urbanistica, senza che ciò comporti una violazione del principio di ragionevolezza e proporzionalità o degli obblighi procedimentali di partecipazione. In tali casi, l'interesse pubblico alla sicurezza stradale e alla realizzazione di opere di riqualificazione urbanistica prevale sull'interesse privato del gestore dell'impianto, non potendo quest'ultimo far valere un diritto alla conservazione di una situazione di fatto potenzialmente pericolosa per la circolazione.