Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25312 del 12 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25312PEN

Massima

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Il comportamento violento e reiterato di un soggetto nei confronti del proprio coniuge, anche in presenza di precedenti remissioni di querela e riprese della convivenza, integra il delitto di maltrattamenti in famiglia, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti e attuali pericoli per la vittima, tali da giustificare l'applicazione di una misura cautelare di divieto di avvicinamento, anche quando il tempo trascorso dall'ultimo episodio aggressivo non sia breve. Infatti, la cessazione temporanea delle condotte violente, spesso strumentale alla remissione di querela, non esclude la sussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione dei maltrattamenti, soprattutto in presenza di un'escalation di rabbia e aggressività nell'ultimo periodo, nonché di interventi delle forze dell'ordine rimasti inefficaci. In tali casi, la valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, unitamente agli altri elementi di prova esterni, come le annotazioni di polizia e la documentazione sanitaria, assume particolare rilievo ai fini della integrazione del fumus commissi delicti, senza che assuma decisiva importanza la mancata previa audizione dell'indagato, il quale può comunque partecipare all'udienza cautelare e rendere in tale sede le proprie dichiarazioni. Pertanto, il giudice dell'appauello cautelare non è tenuto a compiere autonome attività istruttorie, essendo preclusa allo stesso ogni iniziativa officiosa, e può fondare la propria decisione sugli elementi già acquisiti agli atti, purché la motivazione risulti logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO E.Anna - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/02/2023 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Martino Rosati;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pietro Molino, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), imputato per il delitto di maltrattamenti in danno della propria Moglie (OMISSIS), impugna l'ordinanza …

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