Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 638 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:638SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari di non avere più interesse alla definizione del giudizio. In tal caso, il giudice amministrativo, preso atto della mancanza di interesse della parte, dichiara l'improcedibilità del ricorso e compensa le spese di lite, in considerazione del fatto che la cessazione della materia del contendere è dovuta a una sopravvenuta circostanza non imputabile alle parti. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato espressamente nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalle ragioni che hanno condotto a tale situazione. Il giudice, in tale ipotesi, non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto della carenza di interesse della parte, compensando le spese di lite in ragione della peculiarità della fattispecie. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta la parte ricorrente perda il proprio interesse all'accoglimento del ricorso, per fatti sopravvenuti e non imputabili alla stessa, senza che il giudice debba procedere all'esame del merito della controversia.

Sentenza completa

N. 00363/2009
REG.RIC.

N. 00638/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00363/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 363 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Societa' Precollina Vernea S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Torino, corso Montevecchio, 50;

contro

Comune di Torino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale di Torino, via Corte D'Appello, 16;

nei confronti di

Dirigente Ufficio Verifiche Edilizie del Comune di Torino;

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