Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1047 del 2017

ECLI:IT:TARTOS:2017:1047SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico di un'area preclude la possibilità di ottenere il condono edilizio per opere realizzate in assenza di titolo, a prescindere dalla loro compatibilità con il vincolo stesso, in quanto la normativa speciale in materia di condono (art. 32, comma 27, lett. d, del d.l. n. 269/2003 e art. 2 della l.r. n. 53/2004) esclude la sanabilità di abusi edilizi non conformi alle prescrizioni urbanistiche vigenti nell'ambito di aree soggette a vincoli paesaggistici. Pertanto, la sussistenza del vincolo paesaggistico e la non conformità delle opere realizzate agli strumenti urbanistici vigenti al momento della presentazione della domanda di condono costituiscono condizioni ostative al rilascio del condono, senza che sia necessario procedere ad una verifica in concreto della compatibilità delle opere con il vincolo paesaggistico. Inoltre, gli interventi edilizi realizzati abusivamente devono essere valutati nella loro unitarietà, per apprezzare la complessiva portata di quanto realizzato e del suo impatto urbanistico ed edilizio, senza che sia possibile distinguere tra opere rientranti nella ristrutturazione edilizia (non ammessa) e quelle qualificabili come restauro e risanamento conservativo (ammessi), essendo sufficiente che parte delle opere realizzate senza titolo siano inquadrabili nella ristrutturazione edilizia per escludere la possibilità di ottenere il condono. Infine, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 10-bis della l. n. 241/1990 non determina l'illegittimità del provvedimento finale quando si è in presenza di attività vincolata, rispetto alla quale nessun ulteriore apporto istruttorio o valutativo avrebbe potuto incidere sull'esito del procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/08/2017

N. 01047/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00586/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 586 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, lungarno Serristori, n. 25;

contro

Comune di Scandicci, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.A.R. in Firenze, via Ricasoli, n. 40;

per l'annullamento

- dell'atto n. 13 del 9 gennaio 2008 con il quale il Dirigente del Settore Edilizia e Urbanistica del Comune di Scandicci ha respinto la domanda di condono n. 82 del 15 d…

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