Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 84 del 5 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:84PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sussiste anche quando il vincolo associativo poggia sul rapporto che accomuna, in maniera durevole, il fornitore della sostanza e gli spacciatori, purché vi sia consapevolezza di operare nell'ambito di un'unica associazione e di contribuire alla realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di droga. A tal fine, la prova della partecipazione può desumersi da indici di fatto, quali la reiterazione dei contatti, le plurime forniture e i rapporti con l'esattore del gruppo e con il capo del sodalizio, che dimostrino la consapevolezza dell'imputato di contribuire ad una vera e propria struttura organizzativa. Inoltre, ai fini dell'esclusione della fattispecie di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, D.P.R. 309/1990, il giudice deve valutare complessivamente tutti gli elementi indicati dalla norma, ovvero non solo la qualità e quantità della sostanza, ma anche i mezzi, le modalità e le altre circostanze dell'azione, potendo rilevare a tal fine la reiterazione e la professionalità dell'attività di spaccio, anche se i singoli episodi riguardano modiche quantità di droga. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, mentre la determinazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale assolve all'obbligo di motivazione se dà conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 c.p. o richiama la gravità del reato o la capacità a delinquere, senza necessità di una specifica e dettagliata spiegazione del ragionamento seguito, salvo che la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. RICCI Anna Luisa - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/07/2021 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il …

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