Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19028 del 7 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19028PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella motivazione della decisione di assoluzione dell'imputato, purché tale valutazione sia congruamente e logicamente argomentata, anche in relazione a elementi probatori come referti medici e trascrizioni di conversazioni, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi a una rivalutazione nel merito delle risultanze istruttorie. L'onere della prova grava sull'accusa, la quale deve fornire elementi di prova certi e univoci per superare la presunzione di non colpevolezza dell'imputato. Ove la motivazione del giudice di merito risulti adeguata e coerente, il ricorso per cassazione è inammissibile, non potendosi in tale sede procedere a una nuova valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone;

nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 10/03/2014 del Giudice di pace di Frosinone;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento co…

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