Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18592 del 5 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18592PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione di reati della stessa specie, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto non solo dalla valutazione della personalità dell'indagato e dei suoi precedenti penali, ma anche dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, indicative dell'inclinazione del soggetto a commettere nuovi reati. Ciò anche in presenza di un apprezzabile lasso di tempo trascorso dalla commissione dei fatti, purché il giudice fornisca una motivazione particolarmente rigorosa in ordine all'attualità e concretezza del pericolo, tenendo conto della gravità e delle modalità di commissione dei reati contestati, nonché della condotta e della personalità complessiva dell'indagato, desumibile dai suoi precedenti giudiziari e dalla sua collocazione nel contesto criminale di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco Mari - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1959/2013 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 27/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERRAO EUGENIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 27/01/2014 il Tribunale di Palermo, investito di appello proposto dal Pubblico Ministero avverso l'ordinanza del 13/12/2013, con cui il Giudice per le indagini preli…

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