Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44883 del 2 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44883PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, gode di un ampio margine di discrezionalità nella ponderazione degli elementi probatori, la cui valutazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. Pertanto, il giudice di legittimità, investito di un ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame che abbia escluso la sussistenza dei gravi indizi, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare nel merito le circostanze di fatto già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di Napoli;

nei confronti di:

AN. VI., N. IL (OMESSO);

CH. FR., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/06/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MATERA LINA;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata e il ripristino della custod…

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