Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47602 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47602PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, costringe la vittima a consegnare una somma di denaro o altro bene patrimoniale, indipendentemente dalla circostanza che l'agente vanti o meno un preteso diritto sulla cosa richiesta. La condotta estorsiva si distingue dalla truffa in quanto non vi è alcun inganno o artificio, ma solo l'esercizio di una pressione psicologica sulla vittima al fine di ottenere un ingiusto profitto. L'aggravante della finalità di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso sussiste quando l'agente, nel compiere l'estorsione, faccia riferimento alle esigenze di soggetti detenuti o di un gruppo criminale organizzato, sfruttando il timore e l'assoggettamento della vittima. La responsabilità penale dell'agente può essere affermata sulla base di elementi probatori convergenti, quali le dichiarazioni della persona offesa, le intercettazioni telefoniche e le ammissioni dell'imputato, anche in assenza di una confessione esplicita. La motivazione della sentenza di condanna, se conforme nei due gradi di giudizio, costituisce un risultato organico ed inscindibile, al quale occorre fare riferimento per valutare la congruità della motivazione stessa, senza che sia possibile una rivisitazione del fatto non consentita in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/11/2013 della Corte di Appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Sgadari;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Galli Massimo, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso del (OMISSIS) ed annullamento con rinvio per…

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