Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12774 del 22 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12774PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio può essere integrato dalla partecipazione a plurimi episodi delittuosi realizzati secondo uno schema collaudato, con l'utilizzo di mezzi e risorse comuni, la suddivisione dei ruoli e la ripartizione dei proventi illeciti, anche in assenza di un vincolo associativo continuativo e permanente tra gli indagati, essendo sufficiente la prova di un accordo criminoso intervenuto in via occasionale e limitata. La gravità indiziaria di tale reato associativo può essere desunta dalla condotta del singolo partecipante, quale la partecipazione a un numero significativo di reati-fine, la consapevolezza dell'operatività del gruppo e il coinvolgimento nelle attività di organizzazione, esecuzione e ripartizione dei proventi illeciti, senza che sia necessaria la prova della fondazione o promozione dell'organizzazione criminale da parte del singolo indagato. Il riconoscimento della continuazione tra i reati-fine non è essenziale ai fini dell'applicazione della misura cautelare, in quanto l'articolo 278 c.p.p. stabilisce che, per la determinazione della pena agli effetti dell'applicazione delle misure, non si tiene conto della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/11/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CAPUTO ANGELO.
Uditi in udienza camerale il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. Birritteri Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso e, per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordin…

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