Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6153 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6153PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca dei beni di soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, se adottato contestualmente all'applicazione della misura di prevenzione personale, non è soggetto al termine di un anno (eventualmente prorogabile) dalla data dell'avvenuto sequestro, previsto dalla legge, dovendo tale termine essere osservato solo nel caso in cui la confisca sia disposta successivamente, cioè dopo l'avvenuta applicazione della misura personale. Pertanto, il provvedimento di confisca è validamente disposto anche oltre il termine annuale, non essendo il sequestro perento, quando la confisca è pronunciata contestualmente all'applicazione della misura di prevenzione personale. Inoltre, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione in materia di misure di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, non estendendosi all'adeguatezza delle linee argomentative e alla congruenza logica del discorso giustificativo della decisione, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente. Infine, nel procedimento di prevenzione non è configurabile il vizio della mancata assunzione della prova decisiva, ai sensi dell'articolo 606 codice procedura penale, comma 1, lettera d), previsto soltanto per il giudizio dibattimentale e non anche per i procedimenti che si svolgono con il rito della camera di consiglio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto n. 112/15 SIPPI in data 30/4/2015 della Corte di Appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il decreto e il ricorso;
viste le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. BIRRITTERI Luigi che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi con le ulteriori statuizioni di legge;

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