Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5035 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5035SENT

Massima

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La realizzazione di un manufatto edilizio, anche se finalizzato a servire un appartamento, che comporti la creazione di un nuovo volume edilizio, necessita del previo rilascio del permesso di costruire da parte dell'autorità competente. In assenza di tale titolo abilitativo, l'amministrazione comunale è tenuta a ordinare la demolizione dell'opera abusiva, senza che sia necessaria una specifica motivazione sull'interesse pubblico sotteso a tale provvedimento. Infatti, l'accertamento dell'abusività dell'intervento edilizio costituisce di per sé presupposto sufficiente per l'applicazione della sanzione ripristinatoria, in quanto l'esercizio del potere di repressione degli abusi edilizi rappresenta un'attività vincolata dell'amministrazione, finalizzata alla tutela del corretto assetto urbanistico e dello sviluppo territoriale. Pertanto, l'ordine di demolizione non necessita di una puntuale valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né di un bilanciamento con gli interessi privati coinvolti, né di una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abusività dell'opera. Inoltre, il provvedimento demolitorio che richiami il rapporto degli agenti della Polizia Municipale ha valore probante del perpetrato abuso edilizio, con conseguente onere per il privato di fornire la prova contraria. In assenza di elementi idonei a comprovare una situazione diversa da quella cristallizzata nell'ordinanza, non può essere censurato alcun difetto di istruttoria o errore sui presupposti da parte dell'amministrazione comunale.

Sentenza completa

N. 05192/2007
REG.RIC.

N. 05035/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05192/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5192 del 2007, proposto da Benetozzi Raffaele, rappresentato e difeso dall'avv. Michele Costagliola, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n.19,

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Gabriele Romano, Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, domiciliata in Napoli, piazza Municipio;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale n. 632 …

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