Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11995 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:11995SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo sanzionatorio, anche se legittimamente adottato, può essere successivamente annullato in autotutela dall'amministrazione procedente per ragioni di parità di trattamento, qualora siano intervenute pronunce giurisdizionali favorevoli ad altri soggetti in situazioni analoghe. In tal caso, l'annullamento d'ufficio determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio impugnatorio, con conseguente compensazione delle spese processuali, fermo restando l'obbligo di restituzione del contributo unificato anticipato dal ricorrente. Il principio di parità di trattamento impone all'amministrazione di adeguarsi alle indicazioni provenienti da precedenti pronunce giurisdizionali, anche se relative a diversi procedimenti, al fine di assicurare uniformità di trattamento tra i destinatari dei provvedimenti sanzionatori. L'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, per ragioni di parità di trattamento, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese processuali, fermo restando l'obbligo di restituzione del contributo unificato anticipato dal ricorrente. L'amministrazione è tenuta a conformarsi ai principi affermati in precedenti pronunce giurisdizionali, anche relative a diversi procedimenti, al fine di garantire la parità di trattamento tra i destinatari dei provvedimenti sanzionatori. L'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato, per ragioni di parità di trattamento, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese processuali, fermo restando l'obbligo di restituzione del contributo unificato anticipato dal ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2020

N. 11995/2020 REG.PROV.COLL.

N. 09804/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9804 del 2012, proposto da
-OMISSIS--OMISSIS- elettivamente domiciliato in Roma, via XX Settembre n. 118 presso lo studio degli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) che lo rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

- ISVAP – ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE E DI INTERESSE COLLETTIVO, in persona del legale rappresentante p.t., elettivamente domiciliato in Roma, via del Quirinale n. 21 presso la sede dell’ente e rappresentato e difeso in giudizio dagli avv.ti Dario A. M. Zamboni, ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis));
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in…

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