La rinuncia al ricorso nel processo amministrativo è rimessa integralmente alla volontà della parte ricorrente, la quale può in ogni stato e grado della controversia rinunciare al ricorso mediante dichiarazione sottoscritta da essa stessa o dal procuratore munito di mandato speciale e depositata presso la segreteria, o mediante dichiarazione resa in udienza e documentata nel relativo verbale. La rinuncia deve essere notificata alle altre parti almeno dieci giorni prima dell'udienza e, se le parti che hanno interesse alla prosecuzione non si oppongono, il processo si estingue. L'abbandono del ricorso è quindi subordinato alle sole condizioni della provenienza dalla parte o dal suo procuratore espressamente autorizzato e dell'intervenuta conoscenza della controparte dell'atto di rinuncia, conoscenza da conseguirsi in modo formale, mediante notifica o deposito dell'atto, o anche attraverso altre forme equipollenti, come il deposito dell'atto di rinuncia sottoscritto dalla parte e, per adesione, anche dalle difese delle altre parti costituite. In tal caso, il giudice deve dare atto della rinuncia e dichiarare l'estinzione del giudizio, con compensazione delle spese tra le parti.