Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20078 del 12 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20078PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di un bene di provenienza illecita, in assenza di una giustificazione plausibile, integra il reato di ricettazione, a prescindere dalla conoscenza specifica della provenienza delittuosa del bene da parte dell'imputato. Infatti, la responsabilità per il reato di ricettazione sussiste anche quando l'agente, pur non avendo la consapevolezza della provenienza delittuosa del bene, abbia tuttavia omesso di compiere le necessarie verifiche e cautele, dimostrando così una condotta negligente e imprudente, incompatibile con la buona fede. In tali casi, la colpevolezza dell'imputato può essere desunta dalle circostanze oggettive del fatto, come la natura del bene, il prezzo di acquisto, le modalità della transazione e ogni altro elemento idoneo a far ritenere che l'agente avrebbe dovuto quantomeno sospettare della provenienza illecita del bene. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, deve tenere conto di tutti gli indizi e le circostanze del caso concreto, senza limitarsi alla mera valutazione della consapevolezza dell'imputato circa la provenienza delittuosa del bene, ma verificando altresì se egli abbia omesso di compiere le necessarie verifiche e cautele, dimostrando così una condotta negligente e imprudente, incompatibile con la buona fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. CAROLI Silvio del foro di Lecce nell'interesse di Sc. Gi. , nato (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Lecce, Sezione penale, in data 28 marzo 2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. DELEHAYE Enrico, il quale ha concluso per l'inammissibilita'.

Osserva:

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.