Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di disciplinare gli orari di apertura delle sale giochi e degli esercizi in cui siano installati apparecchi per il gioco, può legittimamente adottare misure limitative degli orari di funzionamento di tali apparecchi al fine di prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno della ludopatia, in quanto tale fenomeno rientra nell'ambito della tutela della salute pubblica e del benessere individuale e collettivo, che costituisce un interesse pubblico primario di competenza comunale. La limitazione degli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco, pur comportando una riduzione dei ricavi per i gestori, rappresenta una misura proporzionata e adeguata al raggiungimento dell'obiettivo di prevenzione e contrasto della ludopatia, in quanto idonea a ridurre l'offerta di gioco d'azzardo senza eliminare completamente tale possibilità, realizzando un ragionevole contemperamento tra gli interessi economici degli imprenditori del settore e l'interesse pubblico alla tutela della salute. La scelta del Comune di limitare l'orario di funzionamento degli apparecchi da gioco di cui all'art. 110, comma 6, del TULPS ad un massimo di sei ore giornaliere, nella fascia oraria dalle 14.00 alle 20.00, anche nei giorni festivi, è pertanto da considerarsi rispettosa del principio di proporzionalità, in quanto idonea a conseguire l'obiettivo di prevenzione e contrasto della ludopatia, senza eccedere quanto necessario per il raggiungimento di tale scopo.