Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 593 del 2019

ECLI:IT:CGARS:2019:593SENT

Massima

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Il provvedimento prefettizio di informativa antimafia, pur non avendo natura cautelare ma afflittiva, rientra nell'ampia discrezionalità valutativa rimessa al Prefetto, il quale è tenuto a fornire un'adeguata e logica motivazione in ordine agli elementi indicativi di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa, senza che l'amministrazione sia onerata di un onere motivazionale particolarmente rigoroso in sede di adozione dei conseguenti provvedimenti, come la rescissione di un contratto pubblico, atteso che la valutazione prefettizia costituisce presupposto sufficiente e legittima l'adozione di tali provvedimenti, fermo restando il diritto del privato di contestare la fondatezza e la congruità di tale valutazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2019

N. 00593/2019REG.PROV.COLL.

N. 00845/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 845 del 2014, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Abela, 10;

contro

Ministero dell'Interno - U.T.G. - Prefettura di Palermo, in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliatara
ex lege
in Palermo, via Villareale;
Comune di Palermo, in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliataria in Palermo, piazza Marina, 39;

per …

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