Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23618 del 11 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23618PEN

Massima

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Il direttore responsabile di un periodico è penalmente responsabile ai sensi dell'art. 57 c.p. per la pubblicazione di un articolo diffamatorio, anche quando la notizia sia stata tratta da una fonte qualificata, qualora non abbia esercitato il necessario controllo per verificare la veridicità dei fatti riportati e la correttezza delle espressioni utilizzate, le quali, pur se critiche, non devono tramodare nel disprezzo e devono essere fondate sulla verità oggettiva. La responsabilità del direttore sussiste anche quando l'articolo contenga affermazioni spregiative nei confronti di un professionista, come un architetto, in relazione alla sua competenza tecnica, ove tali affermazioni risultino infondate e gratuite a seguito degli accertamenti effettuati dalla Corte. Inoltre, la recidiva è configurabile solo per i reati non colposi commessi dopo una precedente condanna, sicché il giudice di merito deve procedere alla comparazione tra le attenuanti generiche e la recidiva, ai fini della determinazione della pena, in conformità alle modifiche apportate all'art. 99 c.p. dalla legge n. 251 del 2005.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. FE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/10/2006 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Consolo Santi, che ha chiesto l'annullamento con rinvio in relazione all'equivalenza delle attenuanti generiche concesse con l'aggravante …

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