Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Alle fattispecie di reato come la mancanza alla chiamata alle armi, di cui le disposizioni della Legge n. 331 del 2000, del D.Lgs. n. 215 del 2001 e della Legge n. 226 del 2004 devono considerarsi integratrici, è applicabile non il secondo ma il quarto comma dell'articolo 2 del codice penale. Ciò in quanto, nonostante la sospensione del servizio di leva stabilita dal D.Lgs. n. 215 del 2001, il servizio militare obbligatorio continua ad essere previsto dalla Legge n. 331 del 2000 per specifiche situazioni ed eccezionali casi anche in tempo di pace. Pertanto, in applicazione del quarto comma dell'articolo 2 c.p., che pone come limite l'applicabilità della legge più favorevole al reo quando la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, il fatto che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile comporta la non operatività della nuova disciplina della materia nella fase esecutiva. Tale principio, consolidato nella giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla parziale continuità normativa che caratterizza la disciplina del servizio militare obbligatorio, nonostante la sospensione del servizio di leva, e sulla prevalenza del limite posto dal quarto comma dell'articolo 2 c.p. rispetto all'applicazione della legge più favorevole al reo.