Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11877 del 22 marzo 2002

ECLI:IT:CASS:2002:11877PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro preventivo di beni può essere impugnato con ricorso per riesame solo dal pubblico ministero presso il tribunale competente per il riesame, e non anche dal pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura cautelare reale. Ciò in quanto, in materia di misure cautelari reali, la legittimazione a proporre ricorso è attribuita dalla legge esclusivamente al pubblico ministero presso il tribunale del riesame, in applicazione del principio generale sulla competenza degli uffici del pubblico ministero in relazione al giudice procedente. La mancata modifica della norma speciale sull'impugnazione delle misure cautelari reali (art. 325 c.p.p.), a differenza di quella relativa alle misure cautelari personali (art. 311 c.p.p.), non consente di ritenere che il legislatore abbia voluto ampliare la legittimazione al ricorso anche in capo al pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura, come invece previsto per le misure cautelari personali. Ne consegue che il ricorso proposto dal pubblico ministero diverso da quello presso il tribunale del riesame deve essere dichiarato inammissibile, in quanto privo di legittimazione.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO
L'impugnata ordinanza del tribunale di Pavia in data 14.11.2001 accoglieva istanza di riesame proposta da P. C. -nella qualità di amministratore unico della Immobiliare Dogana s.r.l.- avverso decreto di sequestro preventivo di area industriale (ex Nestlé) sita in Abbiategrasso emesso dal Gip tribunale di Vigevano nel corso delle indagini a carico del Sindaco e dei componenti della Giunta municipale di Abbiategrasso, del tecnico comunale e di R. D., per i reati di cui agli artt. 110, 479 e 323 c.p.
Conseguentemente revocava il sequestro per mancanza di esigenze cautelari.
Il ricorrente, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vigevano, allegava in unico motivo articolato, violazione degli artt. 125, 324, 309, co. 9 e 10 c.p.p. in relazione all'individuazione dell'interesse tutelato dal reato di falso e di abuso, confuso con quello sostanziale della collettività all'adozione di una variante urbanistica.
Chiedeva l'annul…

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