Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica rientra nella competenza dei dirigenti amministrativi e non del Sindaco, in quanto attiene alla gestione amministrativa, finanziaria e tecnica dell'ente locale e non alle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo proprie degli organi di governo. Tale principio trova applicazione anche nei comuni di ridotte dimensioni territoriali e demografiche, salvo espressa deroga legislativa che preveda la possibilità di attribuire ai componenti dell'organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi e il potere di adottare atti anche di natura tecnico-gestionale, a condizione che siano state preventivamente adottate le necessarie disposizioni regolamentari organizzative e sia documentato annualmente il contenimento della spesa. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di alloggio popolare adottato dal Sindaco è illegittimo per incompetenza. Inoltre, il rispetto del principio del giusto procedimento, con particolare riferimento alle garanzie partecipative, impone che tra la comunicazione di avvio del procedimento e l'adozione del provvedimento finale intercorra un termine congruo, tale da consentire all'interessato di predisporre una adeguata memoria difensiva, specie in considerazione della complessità della procedura di decadenza da alloggio pubblico.