Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33808 del 1 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33808PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. richiede la prova di una condotta caratterizzata da una particolare intensità e gravità delle molestie e minacce, idonea a cagionare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella vittima, tale da alterarne in modo significativo le abitudini di vita. Tuttavia, qualora emerga un contesto di reciproca conflittualità e di paritaria posizione assunta dalle parti all'interno del conflitto stesso, tale da escludere l'esistenza di uno stato di soggezione e di paura della vittima nei confronti dell'aggressore, il reato non può ritenersi integrato, anche in presenza di comportamenti obiettivamente molesti e persecutori. Ciò in quanto il reato di stalking presuppone un rapporto di asimmetria e di prevaricazione da parte dell'aggressore sulla vittima, non riscontrabile in un contesto di reciproca conflittualità. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di atti persecutori, non è sufficiente la mera prova di condotte moleste e persecutorie, essendo altresì necessario che tali condotte siano idonee a cagionare nella vittima uno stato di soggezione e di paura tale da alterarne in modo significativo le abitudini di vita, in assenza di un contesto di reciproca conflittualità tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nonche' dalla parte civile:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15 giugno 2022 della Corte d'appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CUOCO MICHELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CERONI FRANCESCA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso proposto dall'…

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