Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30369 del 18 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30369PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati, come risultanti dalle dichiarazioni confessorie dell'indagato, debitamente riscontrate dagli elementi probatori acquisiti, tra cui le risultanze delle intercettazioni telefoniche, anche se disposte in un diverso procedimento penale per finalità di cattura di un latitante, purché successivamente autorizzate dal giudice competente. L'ordinanza cautelare che dispone tale misura deve contenere una congrua e logica motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge, senza che possano essere accolte censure meramente fattuali e valutative, dirette a contestare l'apprezzamento degli elementi probatori operato dal giudice. L'inammissibilità del ricorso per cassazione avverso l'ordinanza cautelare comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, salvo che non ricorrano particolari ragioni per escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mo. Fr., nato a (OMESSO);

Avverso l'ordinanza pronunciata in data 2-1-08 dal Tribunale di Palermo.

Visti gli atti, l'ordinanza ed il procedimento;

udita la relazione fatta dal consigliere, dott. ROTUNDO Vincenzo; Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito l'avv. ((omiss…

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