Il parere negativo espresso dalla commissione competente sulla richiesta di autorizzazione all'esercizio di una struttura sanitaria non può essere considerato definitivo, in quanto l'amministrazione è tenuta a riesaminare la questione e a pronunciarsi nuovamente, nel rispetto del principio del giusto procedimento amministrativo. Infatti, il provvedimento finale deve essere adottato all'esito di un procedimento che garantisca il contraddittorio e la partecipazione del privato interessato, il quale ha diritto di presentare osservazioni e documenti a sostegno della propria istanza. Pertanto, l'amministrazione non può esimersi dal valutare attentamente tutti gli elementi acquisiti nel corso del procedimento, motivando adeguatamente la propria decisione finale, che deve essere proporzionata e ragionevole rispetto alle esigenze di tutela dell'interesse pubblico. In caso di mancato riesame o di adozione di un provvedimento finale illegittimo, il privato può impugnare l'atto dinanzi al giudice amministrativo, il quale potrà annullarlo per violazione di legge o eccesso di potere. Ciò al fine di assicurare il rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 della Costituzione.