Il diniego di un permesso di costruire in zona agricola non può essere fondato sulla mancanza della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale in capo al richiedente, essendo invece necessario il solo requisito della titolarità della proprietà o di altro titolo idoneo di disponibilità del bene, oltre alla compatibilità con gli strumenti urbanistici. Tuttavia, l'annullamento giurisdizionale di tale diniego non comporta automaticamente il diritto del richiedente al rilascio del titolo edilizio, essendo necessaria la riedizione del procedimento amministrativo finalizzato alla verifica di tutti i presupposti di legge per il suo rilascio. In assenza di prova della spettanza del bene e della diligente prosecuzione del giudizio amministrativo e del procedimento edilizio, il danno derivante dall'illegittimo diniego non può essere risarcito, in quanto non ingiusto ai sensi dell'art. 2043 c.c., e l'inerzia del danneggiato può elidere o attenuare il nesso causale tra provvedimento illegittimo e danno, ai sensi dell'art. 1227 c.c.