Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48107 del 22 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48107PEN

Massima

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Il partecipe all'associazione di tipo mafioso deve trovarsi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendovi stabilmente a disposizione per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La mera disponibilità occasionale a fornire un contributo, anche se sollecitata dai vertici dell'organizzazione, non è sufficiente a integrare la fattispecie di partecipazione, essendo necessari indizi gravi, precisi e concordanti che dimostrino in modo univoco la consapevole e stabile intraneità dell'indagato al sodalizio mafioso. Il giudice deve pertanto valutare con rigore la sussistenza di tali requisiti, senza basarsi su elementi indiziari equivoci o insufficienti, e motivare adeguatamente in ordine alla gravità indiziaria della condotta ascritta all'indagato. Ove tali presupposti non risultino soddisfatti, il giudice non può ritenere integrata la fattispecie di partecipazione all'associazione di tipo mafioso e, di conseguenza, deve escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione di una misura cautelare personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersil - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 29/03/2018 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Calvanese Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tampieri Luca, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente al primo motivo di ricorso e il rigetto nel resto;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concl…

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