Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21022 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21022PEN

Massima

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Il titolare di un esercizio commerciale che somministra al pubblico alimenti contaminati da sostanze nocive, come l'istamina in quantità superiore ai limiti di legge, risponde penalmente per il reato di cui al D.Lgs. n. 283 del 1962, art. 5, lett. d) e art. 6, anche qualora il prodotto alimentare sia stato importato e non sia stato possibile effettuare analisi preventive prima della somministrazione, in quanto il commerciante è tenuto ad adottare tutte le cautele necessarie per garantire la conformità igienico-sanitaria degli alimenti posti in vendita. La responsabilità del commerciante non viene meno per il solo fatto che il prodotto sia stato sottoposto a controlli doganali o che la catena del freddo possa essere stata alterata in precedenti fasi della filiera distributiva, in quanto egli è comunque tenuto a verificare la sicurezza del prodotto prima di somministrarlo alla clientela. Pertanto, il giudice può legittimamente condannare il titolare dell'esercizio commerciale alla pena pecuniaria, anche in misura prossima al massimo edittale, ove ritenga che la gravità del fatto e le circostanze del caso concreto non giustifichino l'applicazione di una sanzione più lieve, senza che ciò comporti un vizio di motivazione, purché siano adeguatamente valorizzati i criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 08/01/2013 del Tribunale di Genova;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rinvio degli atti alla Corte di appello previa riqualificazione del ricorso come appello.

RITENUTO IN FATTO

1. La sig.ra (OMISS…

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