Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48312 del 20 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48312PEN

Massima

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Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione pubblica, di cui all'art. 318 c.p., si configura quando è provato il rapporto sinallagmatico tra la promessa o dazione di una utilità indebita e l'esercizio della funzione pubblica da parte del pubblico ufficiale, a prescindere dall'individuazione di uno specifico atto contrario ai doveri d'ufficio. Ciò in quanto tale fattispecie ha natura di reato di pericolo, sanzionando la mera presa in carico, da parte del pubblico funzionario, di un interesse privato dietro una dazione o promessa indebita, senza che sia necessaria la prova del compimento di un atto d'ufficio determinato. Pertanto, anche quando non sia possibile individuare la concreta condotta infedele del pubblico ufficiale, resta configurabile il reato di cui all'art. 318 c.p. laddove sia accertato il nesso corruttivo tra la dazione o promessa di utilità e l'esercizio della funzione pubblica, non rilevando ai fini della sussistenza del reato né l'abitualità o reiterazione della condotta del pubblico ufficiale, né la prova di un effettivo vantaggio conseguito dal privato corruttore. Ciò in quanto la condotta del corruttore è punita in sé, a prescindere dalle conseguenze, in ragione del pericolo che essa comporta per il corretto esercizio della funzione pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO P. - Presidente

Dott. VILLONI O. rel. Consiglie - SENTENZA

Dott. APRILE Erco - Consigliere

Dott. PATERNO RADDUSA B. - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paol - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1369/21 della Corte di appello di Catania del 19/05/2020;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del consigliere Dr. Orlando Villoni;
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Gargiulo Raffaele, che ha concluso per il rigetto;
sentito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza…

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