Cassazione civile Sez. II sentenza n. 1446 del 15 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:1446CIV

Massima

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Il divieto di nomina dell'amministratore di condominio revocato giudizialmente costituisce una previsione normativa di natura sanzionatoria, che non ammette interpretazioni estensive o deroghe, in quanto volta a tutelare l'interesse condominiale all'affidamento e alla stabilità della gestione amministrativa. Pertanto, la delibera assembleare che proceda alla nomina di un amministratore precedentemente rimosso dall'incarico per via giudiziale è affetta da nullità, non potendo l'assemblea condominiale disattendere il chiaro dettato normativo che esclude tale possibilità. La ratio della disposizione è quella di impedire il reiterarsi di comportamenti pregiudizievoli per il condominio, garantendo un ricambio nella figura dell'amministratore e scongiurando il rischio di una gestione non imparziale e non conforme agli interessi della collettività condominiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta da

Dott. MANNA Felice - Presidente

Dott. FALASCHI Milena - Consigliere ReL.

Dott. SCARPA Antonio - Consigliere

Dott. GIANNACCARI Rossana - Consigliere

Dott. CAPONI Remo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 19451/2020 R.G. proposto da
CONDOMINIO (Omissis) - T (C.F.Omissis), in persona dell'amministratore pro tempore, rappresentato e difeso, giusta procura speciale in calce al ricorso, dall'avv. Do. Ma. (C.F.: Omissis) del foro di Trieste, e dall'avv. An. Me. (C.F.: Omissis) del foro di Trieste, ed elettivamente domiciliato in Roma, (...) presso lo studio dell'avv. Pa. Pa.;
- ricorrente -
contro
IMMOBILIARE Sc. Srl (C.F.: - P.IVA. Omissis), in persona del legale rappresentante pro tempore, domiciliata in grado di appello presso lo studio dell'av…

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