Il diniego del permesso di costruire per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburanti è legittimo qualora l'area interessata risulti già satura in base alle previsioni dell'art. 30 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale, che stabilisce che le aree asservite a tali impianti non possano superare il 10% dell'intera area pubblica. Pertanto, il Comune non è tenuto ad avviare il procedimento di variante urbanistica semplificata previsto dagli artt. 7 e 8 del d.P.R. n. 160/2010, in quanto la saturazione del comparto non consente l'insediamento di un nuovo impianto, indipendentemente dalla disponibilità di altre aree da parte del richiedente. L'applicazione dell'art. 30 delle NTA non richiede il consenso degli altri proprietari delle particelle ricadenti nel medesimo comparto, in quanto l'indice territoriale, e non quello fondiario, è il parametro rilevante per la valutazione della saturazione dell'area. Il diniego del permesso di costruire, adeguatamente motivato in relazione alla saturazione del comparto, non può essere censurato per violazione degli artt. 41, 42 e 97 della Costituzione.