Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27712 del 14 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27712PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato si configura quando l'agente si impossessa, al fine di trarne profitto, di beni altrui approfittando della mancanza di una effettiva e continua custodia da parte del proprietario, anche in presenza di una recinzione del fondo, in quanto la vastità dell'area non consente una sorveglianza diretta e costante. La consumazione del reato si realizza nel momento in cui l'agente si impossessa dei beni, a prescindere dal fatto che non abbia avuto il tempo di portarli via. La valutazione della prova testimoniale e degli elementi indiziari, se logicamente e adeguatamente motivata dal giudice di merito, è sottratta al sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, la quale non può procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMESSO) n. il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 111/2009 della Corte di Appello di Potenza in data 24/06/ 2010;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMESSO) veniva tratto a giudizio innanzi al Tribunale di Melfi per rispondere del reato di furto…

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