Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2654 del 2004

ECLI:IT:TARVEN:2004:2654SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso avverso la Variante Generale al P.R.G. del Comune di San Vito di Cadore, afferma che: 1. L'obbligo di astensione dei consiglieri comunali in situazioni di incompatibilità per interesse personale non si applica ai provvedimenti di carattere generale, quali i piani urbanistici, salvo che non sussista una correlazione immediata e diretta tra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di suoi parenti. L'onere di provare l'esistenza di tale incompatibilità spetta a chi la eccepisce, non essendo sufficiente il mero fatto che alcuni consiglieri abbiano partecipato anche all'adozione di una precedente variante. 2. La modifica della classificazione urbanistica di un'area da edificabile a verde pubblico, operata nell'ambito di una Variante Generale al P.R.G., non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente che risulti chiaro il diverso apprezzamento del pubblico interesse sotteso alla pianificazione urbanistica, salvo il caso in cui il privato abbia già ottenuto una concessione edilizia o l'approvazione di un piano di lottizzazione. 3. Le osservazioni presentate dai privati agli strumenti urbanistici non sono rimedi giustiziali, ma meri apporti collaborativi, per i quali il Comune deve dimostrare di aver preso atto, essendo sufficiente che risulti chiara la ragione che ha portato alla loro reiezione, senza necessità di una motivazione particolarmente approfondita. 4. La normativa regionale che richiede l'aggiornamento dello stato di fatto, la verifica dei rapporti e limiti di dimensionamento e lo stato di attuazione del piano previgente, non impone l'allegazione di specifici documenti contenenti tali elementi, essendo sufficiente che tali informazioni siano comunque esposte nella documentazione complessiva posta a base della variante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto,
prima Sezione,
costituito da:
((omissis)) - Presidente f.f.
((omissis)) - Consigliere relatore
((omissis)) - Consigliere
ha pronunziato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 668/99 proposto da Br. Sa., in proprio e in qualità di amministratore legale rappresentante della s.r.l. "Se.", rappresentato e difeso dall'avv. Cl. Mi., con elezione di domicilio presso la Segreteria del T.A.R., a tenore dell'art. 35 del T.U. approvato con R.D. 26 giugno 1924 n. 1024;
contro
il Comune di ((omissis)) di Cadore e la Regione Veneto; solo il primo costituito in giudizio col patrocinio degli avv. Ma. Fi. e Ma. Ca., presso cui è elettivamente domiciliato in Ve., piazzale Ro. n. 521;
per l'annullamento
del provvedimento della Giunta Regionale del Veneto n. 5134 del 28.12.98 di approvazione della Variante Generale al P.R.G. del Comune di …

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