Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11679 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11679PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di più persone in un reato non può essere automaticamente desunto dalla mera partecipazione di più soggetti all'evento criminoso, ma richiede un'attenta valutazione delle specifiche condotte tenute da ciascuno, al fine di accertare il loro effettivo contributo causale alla realizzazione del fatto. Pertanto, il giudice non può fondare la responsabilità concorsuale dell'imputato sulla sola base di dichiarazioni testimoniali generiche, senza una puntuale analisi delle singole azioni poste in essere dai concorrenti e del loro nesso eziologico con il reato contestato. Inoltre, l'esistenza dell'aggravante del concorso di più persone ex art. 112 c.p. richiede la prova che tutti i partecipi abbiano consapevolmente e volontariamente concorso nella realizzazione del reato, non potendo tale aggravante essere automaticamente applicata in presenza di una pluralità di soggetti coinvolti, ove non sia raggiunta la prova del loro effettivo concorso. Il giudice, pertanto, è tenuto a una rigorosa valutazione delle risultanze probatorie, evitando di pervenire a conclusioni di responsabilità concorsuale sulla base di meri indizi o presunzioni, specie quando vi siano pronunce definitive di assoluzione per gli altri imputati, che possono incidere sulla ricostruzione complessiva dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. MI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/05/2007 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. GIORDANO UMBERTO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Sorrentino, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Signoretti.

OSSERVA

co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.