Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32059 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32059PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca, pur essendo formalmente preventiva, ha natura sostanzialmente sanzionatoria e pertanto deve rispettare il principio di legalità e di irretroattività della legge penale. Tuttavia, la possibilità di applicare la confisca di prevenzione anche in assenza di attuale pericolosità sociale del proposto, introdotta dalle riforme normative del 2008 e 2009, si applica anche alle fattispecie realizzatesi prima dell'entrata in vigore di tali modifiche, in quanto la pericolosità si trasferisce in via permanente e indissolubile alla "res" illecitamente acquisita dal soggetto socialmente pericoloso. L'applicazione retroattiva della confisca di prevenzione non viola il divieto di retroattività della legge penale, in quanto essa è estranea alla nozione di "pena" ai sensi della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, essendo connotata da natura preventiva e non sanzionatoria. Pertanto, il giudice può disporre la confisca di beni acquisiti in epoca anteriore all'entrata in vigore delle norme che disciplinano tale misura, purché il proposto fosse socialmente pericoloso al momento dell'acquisto. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di prevenzione è limitato ai soli vizi di assoluta mancanza o di mera apparenza, essendo precluso il riesame del merito degli accertamenti compiuti dal giudice di merito, il quale deve fornire una motivazione coerente e completa in relazione a ciascuno dei cespiti sottoposti a confisca, anche con riferimento alla valutazione della sproporzione tra redditi e incrementi patrimoniali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirel - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 107/2013 CORTE APPELLO di ROMA, del 28/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CERVADORO MIRELLA;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona della Dr.ssa LOY Maria Francesca, che ha concluso chiedendo i ricorsi vengano dichiarati inammissibili.
RITENUTO IN FATT…

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