Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50362 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50362PEN

Massima

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Il peculato militare si configura quando il militare, in ragione delle funzioni svolte, dispone indebitamente di beni mobili appartenenti all'amministrazione militare per fini personali e non istituzionali. L'accertamento della responsabilità penale richiede la prova che il militare abbia avuto la disponibilità materiale e giuridica dei beni appropriati e che ne abbia fatto un uso effettivamente personale, non riconducibile a ragioni di servizio, come desumibile dalle circostanze concrete di impiego, dai luoghi raggiunti, dai periodi di licenza e di allontanamento dalla sede di servizio. Ove risulti che anche altri militari avessero la possibilità di disporre dei medesimi beni, la responsabilità penale può essere affermata solo per quei casi in cui sia provato l'uso personale da parte del singolo imputato, non essendo sufficiente la mera disponibilità giuridica e materiale dei beni. L'accertamento della responsabilità penale deve essere condotto con riferimento a ciascuna condotta di appropriazione contestata, senza poter estendere automaticamente la responsabilità a tutti i beni di cui l'imputato abbia avuto la disponibilità in ragione delle funzioni svolte. La genericità dell'imputazione non determina nullità quando gli elementi essenziali del fatto sono comunque desumibili dagli atti processuali, consentendo l'esercizio del diritto di difesa. Le dichiarazioni di testimoni che risultino indagati per gli stessi fatti possono essere utilizzate solo ove non emergano a loro carico indizi di reità al momento dell'assunzione della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/03/2017 della Corte militare di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BINENTI Roberto;
sentito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale militare Dott. UFILUGELLI Francesco, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
uditi gli Avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), per (OMISSIS), che hanno concluso c…

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