Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25983 del 25 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25983PEN

Massima

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La condotta di atti persecutori, prevista e punita dall'art. 612-bis c.p., si configura quando il soggetto attivo pone in essere una serie di condotte reiterate, tali da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lei vicine, nonché da costringere la vittima a modificare le proprie abitudini di vita. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che si verifichino tutti gli eventi tipici indicati dalla norma, essendo sufficiente che si realizzi anche uno solo di essi, purché idoneo a cagionare il perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa. La valutazione della gravità e della persistenza del turbamento psicologico della vittima deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, senza che sia necessaria la prova di un danno alla salute fisica o psichica della persona offesa. La Corte di Cassazione, nel valutare la sussistenza del reato, attribuisce particolare rilievo alle dichiarazioni della persona offesa, ritenute affidabili ove sorrette da elementi di riscontro, anche indiretto, desumibili dalle risultanze processuali, senza che sia necessaria la prova di un danno alla salute fisica o psichica della vittima. Pertanto, la mera rilettura e diversa valutazione del compendio probatorio, in contrasto con l'apprezzamento compiuto dai giudici di merito, non è sufficiente a integrare un vizio di legittimità del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2015 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY Francesca che ha concluso per l'inammissibilita'.
Uditi il difensore della pa…

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