Il giudice dell'esecuzione può revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso in violazione dell'art. 164, comma 4, c.p., in presenza di cause ostative, a meno che tali cause non fossero documentalmente note al giudice della cognizione che aveva originariamente concesso il beneficio. A tal fine, il giudice dell'esecuzione deve acquisire il fascicolo del giudizio di cognizione per verificare se le precedenti condanne con pena sospesa, ostative alla concessione del nuovo beneficio, fossero effettivamente conosciute o conoscibili dal giudice che aveva originariamente concesso la sospensione condizionale della pena. Qualora il giudice dell'esecuzione accerti che le cause ostative erano documentalmente note al giudice della cognizione, egli non potrà revocare il beneficio in sede esecutiva, poiché l'errore avrebbe dovuto essere rilevato mediante l'ordinario mezzo di impugnazione. Il principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 37345 del 23/04/2015 impone al giudice dell'esecuzione di effettuare tale verifica, non essendo sufficiente il mero riscontro del certificato penale del condannato.