Consiglio di Stato sentenza n. 1390 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:1390SENT

Massima

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La decadenza dalla concessione di occupazione di suolo pubblico e dalla relativa autorizzazione amministrativa alla vendita di quotidiani e periodici può essere disposta dall'amministrazione competente solo a seguito di una procedura che rispetti le garanzie partecipative e istruttorie previste dalla legge, in particolare: 1. È necessaria la previa contestazione formale delle violazioni accertate al concessionario, con assegnazione di un termine per presentare le proprie deduzioni difensive, prima dell'adozione del provvedimento di decadenza. La mera comunicazione dei verbali di accertamento non è sufficiente a integrare tale contestazione. 2. Il provvedimento di decadenza deve essere preceduto dalla terza contestazione di una delle violazioni previste dalla normativa, non essendo sufficiente il mero riscontro di tre violazioni accertate in occasione di distinti sopralluoghi. 3. L'amministrazione deve svolgere un'adeguata istruttoria, anche mediante l'utilizzo di strumenti tecnici di misurazione, per accertare con precisione l'entità e la natura dell'occupazione abusiva del suolo pubblico e della commercializzazione di prodotti non rientranti nella quota consentita per i punti vendita esclusivi di stampa quotidiana e periodica. 4. Il provvedimento di decadenza deve essere adeguatamente motivato, dando conto in modo puntuale dei presupposti di fatto e di diritto che lo giustificano, sulla base degli esiti dell'istruttoria svolta. 5. La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento di decadenza non può essere superata ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990, ove non risulti palese che la partecipazione del concessionario non avrebbe potuto influire sull'esito del procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/02/2020

N. 01390/2020REG.PROV.COLL.

N. 04388/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 4388 del 2019, proposto da
Antonella Vicari, anche nella qualità di titolare dell’omonima ditta individuale, rappresentata e difesa dall'avvocato Adriano Tortora, Aldo Sandulli, Benedetto Cimino, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Cicerone 49.

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia.

per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regiona…

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