Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7053 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:7053SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per motivi aggiunti proposto da una società, ha affermato che: 1. Non sussiste alcun obbligo per l'amministrazione di pronunciarsi su un'istanza volta a ottenere un provvedimento in via di autotutela, non essendo coercibile dall'esterno l'attivazione del procedimento di riesame della legittimità dell'atto amministrativo mediante l'istituto del silenzio-rifiuto. Ciò discende dalla natura officiosa e ampiamente discrezionale - soprattutto nell'an - del potere di autotutela, rispetto al cui esercizio il privato può avanzare solo mere sollecitazioni o segnalazioni prive di valore giuridicamente cogente. 2. Il principio per cui non sussiste un obbligo di provvedere su istanze di riesame di atti sfavorevoli precedentemente emanati trova conferma nella lettera dell'art. 21-nonies della L. n. 241 del 1990, che prefigura l'iniziativa di annullamento dell'atto in termini di mera "possibilità", e si giustifica alla luce delle esigenze di certezza delle situazioni giuridiche e della correlata regola di inoppugnabilità dei provvedimenti amministrativi non tempestivamente contestati. 3. Pertanto, il ricorso per motivi aggiunti proposto dalla società, volto all'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato dall'amministrazione su una sua istanza di autotutela, è dichiarato inammissibile, in quanto l'amministrazione si era già pronunciata in precedenza sulla medesima questione, ritenendola inammissibile in quanto già oggetto di espressa impugnativa giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/04/2023

N. 07053/2023 REG.PROV.COLL.

N. 11446/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

ex art. 117 c.p.a.,
per i soli VII motivi aggiunti, relativi al ricorso numero di registro generale 11446 del 2020, proposti da
-OMIS-OMISSIS--, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Cristina Lenoci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Emanuele Gianturco n. 1;

contro

- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
- Direzione Gene…

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