La sospensione dei termini di custodia cautelare prevista dal Decreto Legge n. 18 del 2020, art. 83, commi 2 e 4, si applica a tutti i procedimenti penali pendenti, a prescindere dal fatto che sia stata o meno fissata un'udienza di trattazione, in quanto la norma ha inteso tutelare la sospensione dei termini nel caso in cui un atto procedurale non possa essere svolto a causa della pandemia. Tale sospensione opera anche per i termini di cui agli artt. 303 e 308 c.p.p., essendo espressamente prevista dal comma 4 del citato art. 83, senza che sia necessario un espresso richiamo di tale comma da parte del successivo Decreto Legge n. 23 del 2020, in quanto il periodo di applicabilità della sospensione discende direttamente dal comma 2 al quale il comma 4 è subordinato. Pertanto, la valutazione sulla chiusura delle indagini o sulla ricorrenza dei presupposti per esercitare l'azione penale nelle forme del rito immediato spetta esclusivamente all'organo di accusa, le cui decisioni non possono essere sindacate in sede di riesame della misura cautelare, essendo la connessa attività sottratta al dominio dell'indagato.