Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1842 del 2009

ECLI:IT:TARVEN:2009:1842SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa in materia di commercio su aree pubbliche, può disporre lo spostamento di postazioni commerciali anche in luoghi diversi da quelli originariamente assegnati, qualora ciò si renda necessario per esigenze di tutela e fruizione del patrimonio culturale, storico, artistico e architettonico, nonché per il miglioramento della viabilità pedonale e della fruibilità di spazi pubblici di particolare pregio. Tale potere di riordino e ricollocazione delle attività commerciali non è vincolato dal carattere "storico" dell'impianto originario, potendo mutare nel tempo le condizioni dei luoghi e la valutazione degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'amministrazione, nel disporre tali spostamenti, è tenuta a valutare adeguatamente gli interessi dei titolari delle concessioni, ma non è vincolata a soddisfare integralmente le loro esigenze di mantenimento dell'avviamento commerciale, potendo individuare soluzioni alternative ragionevoli e coerenti con le finalità di riordino e tutela del patrimonio pubblico. Il provvedimento di ricollocazione delle postazioni commerciali deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche esigenze di interesse pubblico che lo giustificano, senza che sia necessario dimostrare l'esistenza di abusi o irregolarità nell'occupazione pregressa delle aree. L'esecuzione di tali provvedimenti di spostamento rientra nelle competenze del dirigente comunale, senza che sia necessaria l'adozione di ulteriori atti da parte del Sindaco, salvo che la disciplina delle modalità operative non sia espressamente demandata a quest'ultimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
Sezione Terza
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 2258 del 2007, proposto da:
Ri. Ma., Ri. Cr., Fr. Be. e So. Sas, rappresentati e difesi dall'avv. Pa. Ci., con domicilio eletto presso il suo studio in Ve., Sa. Ma., (...);
contro
Comune di Ve., rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Ba., Gi. Gi., An. Ia., Ma. Mo., Ni. On., Gi. Ve., domiciliato in Ve., Sa. Ma., (...);
Regione Ve., rappresentata e difesa dagli avv.ti Lu. Lo. e Ez. Za., domiciliata in Ve., Sa. Po., (...);
e con l'intervento di
ad opponendum:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Ve., domiciliata per legge in Ve., Sa. Ma., (...);
per l'annullamento
A) quanto al ricorso principale:
- della deliberazione consiliare del Comune di Ve. n. 67 del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.